Quando parlo di identità di poeta mi riferisco al fatto che esistono canoni di riferimento, anche se superati o abbandonati, che permettono di valutare se si è o no poeti. Questo senza considerare se si è buoni o cattivi poeti.Se si è versificatori o artisti, ma uno che scrive in versi/prose poetiche è chiamato poeta, uno che dipinge è chiamato pittore, e così di seguito.
Tutt'al più si può parlare di dilettantismo, di naivité.
Non esiste -o meglio non dovrebbe esistere- un canone, una norma per distinguere una buona femminista da una cattiva femminista, mancando qualsiasi elemento terzo rispetto al quale confrontare idee, comportamenti, intenzioni, atteggiamenti.
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