Io invece avevo di Jannacci un'immagine di "comicità", nelle sue canzoni, di "sberleffo", come ti dicevo ieri nei confronti dei seriosi, non solo dei potenti di turno, ma anche dei cant'autori suoi contemporanei, un po' tragici, cupi a volte.
Mi sollevavano l'umore le sue canzoni, era possibile essere bravi senza essere per forza "impegnati" a criticare ogni forma di apparente superficialità, sempre pensierosi e pronti a sollevare il sopracciglio biasimante.
Una scrittura a quattro zampe. Il blog ci nomina con una delle identità che orientano le nostre scelte di vita e di pensiero, sono quelle che meglio, e da più lungo tempo, ci rappresentano sia nel nostro nucleo affettivo di figli, nuore, nipoti e amic*, sia all’esterno. Sono anche le due dimensioni che ci vedono con maggiore continuità impegnat* nella ricerca e nello studio, nonché le dimensioni che fanno scattare tra noi a volte solidarietà e complicità a volte litigi più o meno interminabili.
Il presente porta visibilmente con sé, nei nostri corpi, tutta la nostra storia, pretende un'attenzione che ci lega oltre il privato, oltre l'individualità, oltre l'identità, senza le quali tuttavia la vita non avrebbe senso per il futuro, non ne avrebbe avuto mai nel passato.
Adriana Perrotta, Paolo Rabissi
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